2023 progetto “La.D.I.”, lo sportello delle donne
Con il progetto si intende organizzare uno spazio fisico, destinato principalmente alle donne, dove si possa realizzare un luogo di incontro e coinvolgimento per iniziative culturali, sociali, animative e ricreative.
Si pensa ad un laboratorio dedicato ad attività e relazioni positive, che permettano alle donne di qualsiasi età e provenienza culturale di sperimentarsi come protagoniste del proprio tempo e delle proprie scelte. Tramite il riconoscimento delle risorse di ciascuna; il miglioramento dell’autostima e della capacità di progettare e realizzare quello che ognuna sente importante per sé, riuscire a raggiungere un benessere psicofisico ed un arricchimento culturale che concorrano alla crescita personale e/o professionale.
Inoltre, l’attività del laboratorio può essere un’utile occasione per aiutare a riconoscere e far emergere situazioni di disagio e/o di vera e propria violenza.
Collaborano alla sua realizzazione:
2023 PROGETTO “ANTENNE SOCIALI
iL PROGETTO “ANTENNE SOCIALI” si prefigge UN’ALLEANZA DI ASSOCIAZIONI E CITTADINANZA AL FINE DI INTERCETTARE LE SOLITUDINI E LE FRAGILITÀ SOCIALI (evento civil week)
L’Associazione Mariposa in continuità con il progetto “Esercizi di cittadinanza”, realizzato nel 2020-2022 e
del quale era capofila, promuove insieme a “Offertasociale ASC” un incontro per conoscere e
approfondire il progetto “ANTENNE SOCIALI”.
L’obiettivo è quello di estendere e promuovere questo progetto già attivo da tempo nel vimercatese, con
l’intento di ricercare nuove adesioni nel territorio del trezzese.
“FACCIAMO LA DIFFERENZA” 2021-2022
Il progetto “Facciamo la differenza” 2021-2022 è stato proposto ai Comuni di Vaprio d’Adda e Pozzo d’Adda nella sua duplice formula: la formazione coi ragazzi e la formazione con gli insegnanti delle scuole secondarie di prima grado. Consapevoli dell’importanza di lavorare con i ragazzi su queste tematiche, negli anni è nata la riflessione sull’importanza di coinvolgere anche gli insegnanti in questi percorsi formativi, in quanto attori nella
quotidianità nell’educare i ragazzi ad una parità di genere
IL LAVORO CON I DOCENTI PRESENTAZIONE, OBIETTIVI E METODO
L’educazione di genere è intesa come lettura critica di ciò che accade nella quotidianità scolastica e
riconoscimento della presenza di stereotipi anche nell’ambito dell’orientamento e del successo
formativo dei ragazzi: preparare studentesse e studenti a riflettere sulle proprie aspirazioni non può
prescindere da una riflessione sui condizionamenti degli stereotipi di genere e da una loro,
necessaria, destrutturazione. In questo senso, educare al genere significa «educare alla libertà
intesa come possibilità di essere e fare, riuscendo a comprendere e gestire la complessità
contemporanea».
Lavorare con gli insegnanti ha significato offrire uno spazio di riflessione e condivisione al fine di costruire delle strategie didattico-educative per sostenere i ragazzi nella loro crescita, il più possibile
libera da stereotipi culturali e sociali, talvolta ancora strettamente legati ad una visione polarizzata
maschile vs femminile.
2021 PROGETTO ESERCIZI DI CITTADINANZA
La partecipazione a questo progetto rappresenta pertanto una importante occasione per poter rafforzare la collaborazione, il “fare insieme” tra associazioni e tra queste ed i servizi del territorio del trezzese, rappresentati nel progetto dall’Azienda consortile “Offerta Sociale”, pensando a delle azioni concrete che possano mettere tutti intorno ad un tavolo, come una grande squadra che vuole giocare ad una partita che va verso il “bene comune”, la coesione della comunità. Ecco perché è stato scelto il titolo “Esercizi di cittadinanza – azioni per la coesione della comunità del trezzese”. Si è anche pensato che il progetto possa essere l’occasione per costruire dei modi di stare insieme, di collaborazioni che possano continuare anche dopo la fine del progetto. Dare continuità ad altre occasioni, per far conoscere, rendere visibili le associazioni e dare valore a quello che fanno per la comunità, affinché altri cittadini possano decidere di diventare volontari e mandare avanti il prezioso lavoro svolto.
LE ASSOCIAZIONI PARTNER DEL PROGETTO SONO: Mariposa, Tempo Trezzo A.P.S., A.P.R.I.T.I., A.C.L.I. Masate-Basiano.
GLI ALTRI SOGGETTI COINVOLTI (Associati e soggetti collaboratori): Associazione «On Off», Forum Terzo Settore Adda Martesana, Fondazione Somaschi, Offerta Sociale, Aeris, Dialogica, Spazio giovani, C.R.E.M.I.T
IL PROGETTO PREVEDE un insieme di azioni concrete che, nel rispondere a dei bisogni della comunità, diventano occasione per tutti i soggetti coinvolti (partner, sostenitori, collaboratori e cittadini destinatari delle azioni) di individuare dei modi di stare insieme/di collaborazione che possano essere generativi di coesione, praticando e diffondendo nel territorio un lavoro di squadra a più livelli (tra associazioni – tra associazioni ed ente pubblico – tra associazioni e cittadini) orientato al perseguimento di obiettivi di «bene comune» per la comunità del territorio del trezzese.
La scheda del progetto di lavoro prevede l’individuazione di 3 azioni principali:
Azione 1 – STAGES DI CITTADINANZA (i cui destinatari sono i cittadini in situazione di fragilità): Si offrirà l’occasione di svolgere attività (messe a disposizione dalle associazioni partner e/o dai soggetti associati e altre associazioni) volte allo sviluppo di competenze utili a far fronte alla fase critica della propria vita e contemporaneamente volte a contribuire attivamente al perseguimento del bene comune. L’azione si declinerà anche in percorsi formativi rivolti alla cittadinanza per rispondere a specifiche esigenze emerse in particolare in questo periodo di emergenza sanitaria. Si veda ad esempio l’esigenza di padroneggiare gli strumenti digitali per assolvere a pratiche amministrative.
Azione 2 – ATTIVAGIOVANI (destinatari i giovani cittadini): Questa azione è volta al coinvolgimento di
giovani all’interno di percorsi di volontariato nelle sue diverse forme: all’interno delle attività promosse dalle associazioni, ai percorsi di peer education in cui i giovani stessi possano farsi promotori con i loro coetanei della cultura del volontariato, fino alla messa a disposizione delle loro competenze a favore della comunità territoriale.
Azione 3 – COMMUNITY RAISING (destinatari associazioni, enti locali, commercianti, cittadini): Svilupperà proposte di sensibilizzazione della cittadinanza alla cultura “dell’adozione della propria comunità”, intesa come opportunità di sostenere la crescita del tessuto sociale, di cui si è parte, attraverso iniziative volte al fundraising e peopleraising, affinchè le attività progettuali possano essere sostenibili e svilupparsi nel tempo. Strategie elettive di questa azione saranno il supporto all’organizzazione della settimana del volontariato e la promozione di social peer.
INTERVENTI NELLE SCUOLE
Educare alla consapevolezza e al superamento degli stereotipi di genere per costruire nuovi rapporti fra uomini e donne.
L’Associazione Mariposa, fin dalla sua costituzione, ha posto particolare attenzione all’attività educativa proponendo progetti alle Scuole Secondarie di primo e secondo grado del territorio orientati all’educazione al rispetto delle differenze.
Nel 2020: progetto “Facciamo la differenza”
presentato nel periodo Febbraio-Maggio 2020 alle classi terze della scuola secondaria di primo grado I.C.S. Gandhi di Trezzano Rosa (Milano).
Qui di seguito viene illustrata la relazione finale redatta dalle operatrici incaricate nella produzione e realizzazione del progetto.
PRESENTAZIONE, OBIETTIVI E METODO
Il progetto “Facciamo la differenza” è stato proposto alle classi terze della scuola secondaria di primo grado per promuovere nei ragazzi una riflessione sui pregiudizi e sugli stereotipi, sull’importanza dell’empatia e dell’ascolto nelle relazioni, al fine di sostenere il rispetto reciproco e prevenire agiti violenti, in particolar modo in riferimento alla violenza di genere.
Nel dettaglio, gli obiettivi perseguiti sono stati:
A tale scopo sono stati utilizzati differenti strumenti e metodologie di intervento quali:
Dei 3 incontri preventivati per il progetto, ne sono stati realizzati solo 2 per via dell’emergenza sanitaria che ci ha colpiti. Infatti non è stato possibile effettuare l’ultimo incontro (specifico sulle relazioni e sulla violenza di genere); per tale motivo, è stato realizzato dalle esperte un video riassuntivo di tutti e tre gli incontri, al fine di avviare una riflessione con gli studenti, seppur in modalità remota, e dare una conclusione a quanto iniziato.
PRIMO INCONTRO
Il primo incontro è stato dedicato all’esplorazione degli stereotipi e pregiudizi di genere, per conoscerli meglio al fine di destrutturarli ed avviare nuove riflessioni, che evidenzino la loro costruzione sociale.
In due classi è stato proposto di rappresentare, con l’utilizzo dei materiali artistici (pennarelli, pastelli, acquerelli) attraverso colori, forme, ritagli di giornale e parole, la propria idea di Femminile e Maschile partendo dal proprio vissuto e/o dalla propria fantasia. Ogni partecipante ha creato propri tasselli con forme diverse che sono stati assemblati in un lavoro di gruppo.
In altre due classi è stato chiesto ai ragazzi, divisi in piccoli gruppi, di utilizzare in modo attivo le immagini, rappresentanti uomini e donne, prese da riviste di vario tipo che hanno portato da casa. Questa proposta è servita per individuare quale immaginario di Femminile e Maschile propongono alcuni mass-media.
A seguire, dopo il lavoro espressivo, è stato richiesto di trovare parole e/o frasi collegate al prodotto creato, ciò è servito nel momento finale dell’incontro per condividere l’esperienza e le riflessioni intorno al tema proposto.
SECONDO INCONTRO
Durante il secondo incontro, è stata proposta ai ragazzi una riflessione sull’ascolto di sé come prerogativa fondamentale per avvicinarsi al mondo dell’altro. Alla riflessione è seguita un’attività individuale nella quale è stato chiesto ai ragazzi di segnare su post it le sensazioni e le emozioni che provavano rimanendo ad occhi chiusi per un minuto; è stata poi, fatta una riflessione in gruppo.
La seconda attività inerente l’ascolto dell’altro è stata svolta chiedendo ai ragazzi di raccontarsi in coppia un breve aneddoto personale e di riportare quanto raccontato dal compagno e viceversa. In questa fase, i ragazzi si sono interrogati su quanto ciascuno si è sentito ascoltato dal compagno.
E’ stata, inoltre, affrontata la tematica dell’empatia quale capacità di immedesimarsi in un’altra persona per coglierne i pensieri e gli stati d’animo. Dopo aver sottolineato come tale capacità sia alla base di tutti i tipi di relazione (amicali, di coppia, genitori-figli), è stata proposta un’attività in gruppetti, seguita da una riflessione in gruppo allargato.
Infine si è riflettuto sul rispetto. E’ stato chiesto a ciascun ragazzo di scrivere su un foglio in quali occasioni “non si è sentito rispettato”. Infine, è stata portata avanti una riflessione in plenaria nella quale è emerso come molti ragazzi non si sentono rispettati proprio quando non vengono ascoltati o riconosciuti nei loro bisogni. (Ad esempio: “non mi sento rispettato quando gli altri non mi ascoltano”, “non mi sento rispettata quando le persone non mi guardano e pensano ai fatti loro”, “non mi sento rispettata quando gli altri guardano il cellulare mentre parlo”, “non mi sento rispettato quando i miei amici non mi lasciano finire di parlare”).
TERZO INCONTRO (video)
Il terzo incontro è stato pensato per riflettere sulle relazioni, sull’immagine interna che i ragazzi hanno e su quegli atteggiamenti e quelle emozioni che possono essere dei campanelli d’allarme di relazioni potenzialmente violente. Nella seconda parte dell’incontro era previsto di soffermarci sui diversi tipi di violenza all’interno delle relazioni (fisica, sessuale, economica, psicologica, cyberbullismo, assistita) e individuare all’interno della scuola e sul territorio le figure alle quali rivolgersi se ci si sente bloccati in relazioni violente o se si è a conoscenza di situazioni potenzialmente dannose per qualcuno.
Per questo motivo è stato realizzato un video , che racchiude la prima parte del lavoro fatto insieme e una breve proposta di approfondimento delle tematiche che saranno trattate durante il terzo incontro.
Al termine del progetto seguirà un incontro con le insegnanti, posticipato per via dell’emergenza in corso, per effettuare una restituzione del percorso e una ricondivisione di alcuni aspetti emersi in vista di una futura progettazione per le classi terze dell’anno prossimo.
Le esperte D.ssa Erika Corti – D.ssa Giulia La Porta – Maria Cristina Minelli
Progetto “Dire, Fare, Valorizzare…le differenze” (2019 – 2021)
Progetto realizzato nell’ambito dell’iniziativa Regionale “PROGETTARE LA PARITA’ IN LOMBARDIA 2019”
Contesto di riferimento: Il territorio coinvolto nel progetto comprende l’Ambito territoriale di Trezzo sull’Adda, 7 comuni (Basiano, Grezzago, Masate, Pozzo d’Adda, Trezzano Rosa, Trezzo sull’Adda, Vaprio d’Adda). In questo progetto sarà coinvolto anche il Comune di Inzago, facente parte di un altro ambito, in quanto sul suo territorio è presente la sede centrale dell’IIS Marisa Bellisario, che ha una sede decentrata a Trezzo s/Adda.
1. Associazione Mariposa ODV (capofila) – 2. Fondazione Somaschi (partner)
3. IIS Marisa Bellisario Inzago (partner) – 4. IC “Ai Nostri caduti” di Trezzo sull’Adda
5. Coop sociale “La Grande casa” – 6. Azienda speciale consortile “Offertasociale”
Il progetto si è proposto di lavorare in termini di prevenzione alla violenza di genere agendo un cambio di paradigma in tema di educazione alla parità e al rispetto delle differenze e di superamento degli stereotipi.
Si è articolato in laboratori per minori e gruppi per genitori e docenti
PREVENZIONE ALLA VIOLENZA DI GENERE E CONTRASTO AGLI STEREOTIPI
3 Azioni: Facciamo la differenza – Occhiali di genere – In campo uguali
3 Interlocutori: Ragazzi – Insegnanti – Genitori
3 Contesti: Scuola media Piero Calamandrei di Trezzo s/a – I.I.S. M. Bellisario di Inzago e Trezzo s/a –
CAG di Vaprio e Pozzo d’Adda
16 GIUGNO 2021 ore 20:45 SU PIATTAFORMA ZOOM Evento finale progetto
Nel 2019: PROGETTO “FACCIAMO LA DIFFERENZA”
presentato nei locali dell’Istituto di Istruzione Superiore “Marisa Bellisario” di Trezzo sull’Adda.
“Facciamo la differenza” è un progetto che mira a realizzare interventi dedicati alla prevenzione della violenza sulle donne e alla promozione del benessere psicologico rivolto a ragazzi e ragazze delle Scuole Secondarie di Secondo Grado. Si tratta di una proposta di sensibilizzazione e di informazione sul tema, attraverso la valorizzazione e il rispetto delle differenze di genere, l’indagine sugli stereotipi presenti nel rapporto tra uomo e donna, l’ascolto empatico di sé e dell’altro, la comunicazione efficace e l’offerta di strumenti per la richiesta di aiuto in situazioni di violenza.
Partendo da una concezione della scuola e dell’educazione come servizio reso alla collettività che partecipa alla complessiva realtà socioeconomica, culturale e valoriale del territorio cui appartiene, appare fondamentale il coinvolgimento dell’Istituzione Scolastica. Esso è inteso come luogo di comprensione, prevenzione e protezione di alcune dinamiche comportamentali ed emotive complesse, rintracciabili nelle storie degli adolescenti. Alla luce di un modello educativo che consideri fondamentale, per lo sviluppo della personalità, l’espressione di se stessi nel rispetto dei bisogni altrui, la dimensione scolastica costituisce un contesto cruciale per favorire il benessere psicologico della sfera affettiva e relazionale.
Perché un percorso per gli adolescenti?
L’adolescenza è una fase di sviluppo della persona particolarmente ricca e delicata, che si protrae per un lungo periodo di vita che va da circa 10 anni fino a 20-23 anni. Si tratta indubbiamente di un periodo importante per la formazione della personalità e delle opinioni degli individui. Data l’entità del fenomeno della violenza di genere, visto come problema privato, risulta necessario stimolare le capacità empatiche degli adolescenti e di ascolto di sé e dell’altro al fine di creare relazioni basate sul rispetto reciproco e quindi prevenire forme di prevaricazione e violenza.
Risulta altrettanto fondamentale imparare a riconoscere, affrontare e denunciare ogni forma di maltrattamento, in particolare quello contro le donne, al fine di evitare il riprodursi di modelli comportamentali disfunzionali.
Obiettivi
• Stimolare la capacità di ascolto di sé, delle proprie emozioni e di quelle altrui, favorendo riflessioni che evidenzino la possibilità di identificarsi con lo stato d’animo altrui
• Individuare gli stereotipi di genere nella società, promuovendo un’analisi sulla loro valenza culturale e sull’impatto emotivo che scaturiscono
• Accrescere la consapevolezza sul tema della violenza di genere e sulle possibilità di richiesta di aiuto
• Favorire l’identificazione di vissuti e stati d’animo alla base di condotte aggressive al fine di prevenirle
• Promuovere l’elaborazione di modelli relazionali equilibrati e funzionali
Strumenti e metodologia di intervento
Sono stati effettuati 4 incontri di due ore ciascuno per la classe 3^ e 2 incontri di due ore ciascuno per le classi prime, svolti nei locali dell’Istituto di Istruzione Superiore “Marisa Bellisario” di Trezzo sull’Adda, in orario curriculare nel periodo Febbraio a Maggio 2019.
Gli incontri sono stati condotti da due psicologhe, la Dott.ssa Erica Corti (psicologa, psicoterapeuta in formazione) e la Dott.ssa Giulia La Porta (psicologa, psicoterapeuta in formazione).
La metodologia di lavoro è stata quella di tipo attivo, per favorire la partecipazione diretta e l’espressione emotivo-affettiva dei ragazzi tramite le seguenti modalità:
• Attività di gruppo, con contributi teorici, dibattiti, tecniche di brainstorming e di role playing, focalizzate sugli obiettivi dell’intervento
• Utilizzo di supporti video per sfruttarne la forte carica comunicativa
• Creazione di un prodotto finale da parte dei ragazzi, da rendere successivamente fruibile e
visibile alla comunità (per la classe terza) .
Nel 2017: progetto #prospettive differenti
Prospettive Differenti è un progetto nato nel 2017, promosso da Regione Lombardia nell’ambito del bando Progettare la Parità.
Finalità del progetto è la diffusione di una cultura del rispetto verso le donne e le ragazze come base su cui si fonda la promozione delle pari opportunità tra donne e uomini in attuazione del «Piano quadriennale regionale per le politiche di parità e di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne 2015/2018».
Il gruppo Mariposa ha aderito al progetto in partenariato con altre associazioni del territorio e con il Comune di Trezzo ed altri Comuni limitrofi.
Le attività da noi svolte rientranti nel progetto sono:
EVENTO Sabato 29 Settembre nella torre del Castello di Trezzo con presentazione dei lavori svolti
I bambini che assistono alla violenza sono vittime di violenza
Nel 2015 – 2016 Mariposa organizza un percorso di sensibilizzazione sulla violenza assistita con l’allestimento e la presentazione nei paesi del territorio e in alcune scuole della mostra dell’illustratrice Stefania Spanò (Anarkikka). Il progetto si conclude con la presentazione del libro Storie sui fili e incontro con l’autrice Carla Baroncelli.
Iniziative
14 febbraio 2014 e 2015 l’associazione Mariposa organizza a Trezzo sull’Adda l’evento ONE BILLION RISING: Flash mob mondiale contro la violenza sulle donne ideato dalla drammaturga Eve Ensler.
Nel 2016: progetto Orizzonte Donna 2.0
L’Amministrazione Comunale di Trezzo sull’Adda con il bando della Regione Lombardia “Progettare la parità in Lombardia – 2016” ha ottenuto un Finanziamento per il progetto “ Orizzonte Donna 2.0” con il partenariato dei comuni del distretto n.8 (Trezzano Rosa, Vaprio, Pozzo, Grezzago, Basiano e Masate) – Azienda Offertasociale – Associazione Mariposa e Coop. Pepita
Si tratta di un intervento rivolto agli adolescenti, finalizzato alla sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne, attraverso la valorizzazione delle differenze di genere e l’indagine sugli stereotipi presenti nel rapporto tra i due sessi. Un ciclo di incontri che coinvolgendo alcune classi seconde dell’Istituto Tecnico Jacopo Nizzola di Trezzo dando continuità al lavoro svolto negli anni precedenti.
Tra gli eventi, dal 2013 SPETTACOLO
“PERO’ MI VUOLE BENE”
Letture con accompagnamento musicale liberamente tratte dal libro di Serena Dandini “Ferite a morte”.
Sul palco, a interpretare le vittime, tante donne “lettrici per caso” dell’Associazione Mariposa e simpatizzanti, che si alternano per dare voce a queste storie forti.
Uno spettacolo teatrale drammatico, ma giocato, a contrasto, su un linguaggio leggero e con i toni ironici e grotteschi. Un’occasione di riflessione, un tentativo di sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica lungo la strada impervia ma obbligata della presa di coscienza e dell’azione concreta.
2011: progetto Orizzonte Donna